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Album Reviews /

Dominik Eulberg Flora & Fauna

  • Label / Traum Schallplatten
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 2004
  • Style /
  • Rating /
    4/101

E’ ormai chiaro che il nord Europa sia diventato il fulcro principale per le produzioni elettroniche sia di matrice IDM ambient che minimal techno o tech house. Chiara testimonianza ne sono i lavori di Melchior production, Robag Wruhme, Villalobos, per citare la Germania o, andando nei Paesi Scandinavi, le produzioni dei Play, del pinguino Kaliber e di Luomo su tutti.
Quello che sostanzialmente si stà facendo è un lavoro di “scalpello” sui suoni ed esperimenti stilistici che vedono l’uso di campionari prettamente IDM applicati a dinamiche tech house sfrontatamente dancefloor. L’esperimento sembra riuscire alla perfezione e dischi come Wuzzelbud KK di Robag Wruhme sono un chiarissimo esempio di ciò che stà accadendo. Vi capiterà infatti, forse come non mai, di trovarvi all’interno di un club e ballare scatenati, ma questa volta, per la goduria del vostro cervello, una parte di voi si distaccherà dalla follia delle danze ed ascolterà questi splendidi suoni.
Per continuare sulla scia di questo nuovo segmento musicale vi presento l’album di Dominik Eulberg, un giovanissimo producer, classe 1978, di Bonn in Germania.
Prima di concedersi il lusso dell’album, Dominik, ha scaldato il terreno intorno a se con una serie di 12″ sulle etichette come Traum Schallplatten e Raum music. Di lui si sà essere una appassionato di geologia, materia che ha poi approfondito con i suoi studi universitari, ma soprattutto amante della natura, infatti lavora anche come ranger nel parco nazionale. Informazioni, queste, che sono ben utili per potersi immergere completamente nel suo sound. Nei vari 12″ da lui pubblicati infatti è apparso subito chiaro lo stile di Dominik, fatto di caldi e profondi bassi house, ampliati ed assottigliati dai campioni sonori provenienti appunto dalla natura. Echi di foreste, cinguetii e quant’altro lavorati con sapienza ed amalgamati al meglio in queste strutture solide e semplici.
Ora il suo album di debutto, il cui nome non poteva essere più esplicito: Flora & Fauna.
In questo album, ci mette dentro anche la sua anima, non soffermandosi soltanto su song finalizzate al dancefloor, ma applicando la sua maestria nel gestire l’elettronica anche in contesti più “calmi”. Questo non vuol dire che l’album non sia ballabile, tutt’altro, ma ascoltando la prima traccia, che fà da (lunghissima) intro al cuore del lavoro, mi capirete sicuramente.
Da lì in poi vi consiglio di indossare il paio di sneakers a voi più comode e lasciar andare gambe e mente. L’onda sonora proposta ha variazioni dinamiche che partono dalla tech house ed arrivano alla techno, portandosi sulla gobba sia elementi minimal e glich che corpulente ed oniriche melodie. La cura di ogni particolare è ben esaltata in ogni dove, non vi faccio i nomi delle tracce perchè sono difficilissime frasi in tedesco, vi consiglio soltanto di cercare ed ascoltare questo fantastico disco.

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