New York
Chicago
Detroit
Den Haag
Album Reviews /

Ubi Edo Et Les Fils De Min.

  • Label / Musamore Editions
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / gen 2009
  • Style / ,
  • Rating /
    10/101
Ubi Edo

Dopo un periodo d’assenza durato quasi quattro anni torna sulle scene Alexandre Gand, meglio conosciuto come Le Syndicat Electronique.
Un ritorno stracolmo di stile riversato finora in 2 progetti ben distinti, il primo (di cui parleremo a breve) sotto pseudonimo “Stauros To Okema” (una trilogia electro dal titolo “Chant” composta da 3 favolosi cd) e questo altrettanto straordinario lavoro a nome “Ubi Edo”.

C’è da fare una premessa dicendo che Gand è uno dei precursori electro della scena francese, con produzioni che hanno fatto la storia di un certo underground a tinte oscure e minimali. Per i neofili del genere consigliamo assolutamente gli album “Super science” e “Dissidence” pubblicati entrambi sulla sua “Invasion Planète Recordings”.

In questo nuovo progetto, dedicato alle opere del pittore francese “Armel Jullien” (che tra l’altro offre un suo strepitoso dipinto per la cover del lavoro stesso) assistiamo ad una vera e propria sinfonia per macchine elettroniche incentrata sull’utilizzo di melodie cupe e velenose. Fermo restando che il linguaggio espressivo è quello dell’electro più radicale, Ubi Edo cerca di spingere oltre il suo suono, creando una serie di equilibri funzionali tra melodia e ritmo che rasentano la perfezione.

Immaginate il calore e la penetrante carica emotiva che può dare un synth manovrato dal demonio in persona ed aggiungeteci delle delicate sezioni ritmiche che si scontrano con le decise e taglienti battute dell’electro e potrete avvicinarvi all’idea di musica qui proposta.

Difficile fare accostamenti, se non con i suoi stessi lavori. Gant parla attraverso una visione che se vogliamo abbraccia un certo classicismo nelle stesure. Una traccia come “The piano tune” ne è forse l’esempio più calzante, con la sua melodia semplice ed efficace sommata ad un apparato ritmico che scandisce con la massima precisione i tempi.

Ma quello che forse riesce meglio e che maggiormente ci porta a definire con il termine “innovativo” questo disco, è la capacità dell’artista di creare in ogni traccia un immaginario ben definito e sempre diverso. Qualcosa che solo chiudendo gli occhi ed immergendovi completamente nell’ ascolto potrete capire con precisione.

Un lavoro creato con il solo intento di rendere gustosi i vostri ascolti. Un lavoro stampato in sole 100 copie e che lasciarsi sfuggire è un vero delitto.

Redazione Written by: Pubblished: