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Album Reviews /

Elm Nemcatacoa

  • Label / Digitalis Recordings
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Nov 2009
  • Style / , ,
  • Rating /
    10/101
Elm

Ci sono luoghi dove perdersi è la miglior cosa che possa capitare.
Esistono artisti in grado di polverizzare ogni orizzonte a te vicino, lasciandoti solo alla ricerca di qualcosa che sai già inarrivabile.
Il disorientamento, si sa, può far crescere la paura, una sorta di instabilità emotiva che si può superare soltanto con il coraggio, con una presa di posizione che spinga la mente ad indagare, ad andare oltre.
Ed una volta acquisita questa consapevolezza, quello che fin’ora per te rappresentava il nulla, si tramuterà in materia d’indagine, in un sottobosco all’apparenza vuoto ed esanime, ma che in realtà nasconde i migliori segreti e svela sensazioni ed emozioni delle quali fin’ora ignoravi l’esistenza.

Condizioni simili possono aver luogo anche ascoltando un disco, ascoltando musica che in un primo momento destabilizza tutte le tue certezze facendo immediatamente dissolvere alcune delle convinzioni con le quali hai sempre convissuto. La differenza con la musica è che il coraggio di andare avanti non lo devi cercare chissà dove, il suono ha quella capacità di entrarti dentro e stravolgerti completamente, trasportandoti in posti di identità incerta.

Jon Porras, in arte Elm in questo senso è un vero e proprio miracolante, un musicista che già insieme ad Evan Carminiti sta seminando terrore con il progetto Barn Owl, ma che con il suo solo project Elm riesce a far affiorare gli stati d’animo più nascosti ed imperscrutabili.

Nemcatacoa è un disco che dall’inizio alla fine emoziona, è musica che parte dal suono di una chitarra e si immerge in drones lunghi ed eterei, una calma sostanzialmente apparente, perché trasfigurata da incredibili momenti di tensione generati grazie all’uso di un piano malvagio ed angoscioso.
Un unione se volete semplice, ma qui espressa in maniera forte e toccante. Un album che è un viaggio nel quale bisogna porre attenzione ad ogni minimo dettaglio, facendo ragionare lo stupore, assaporando ogni nota che si libera nell’aria.
C’è poco altro da dire, se non che l’esemplare è stato stampato in sole 500 copie, e lasciarselo sfuggire è idiozia pura.

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