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BJ Nilsen Eye Of The Microphone

BJ Nilsen ‎– Eye Of The Microphone

L’occhio del microfono spoglia la città invisibile di BJ Nilsen e la posiziona nuda davanti allo sguardo dei suoi spettatori.
Lo svedese, scegliendo come sua musa Londra, tramite l’utilizzo dei field recording ed una dettagliata composizione elettronica di elementi, dà vita ad un richiamo alla responsabilità personale, un gong che attira l’attenzione del genere umano affinchè prenda coscienza della realtà nella quale gli uomini spesso e facilmente sono vittime di passioni che non riescono a comprendere. Un progetto in cui  si susseguono tre momenti in particolare riguardo la realtà della natura, della posizione dell’uomo rispetto ad essa e delle forze ingovernabili che governano la città.

In “Londonium” il suo esperimento prende vita, nel centro della metropoli inglese dove raccoglie oltre ad una infinità di campionature di suoni durante il giorno e la notte, anche gran parte di quelle che sono le esperienze della modernizzazione, tentando di farle dialogare in uno spazio facilmente attaccabile, giustificando, in veste di romantico, quasi ogni singolo elemento, culla di quel suono, che seleziona.

Audaci tentativi di fusione tra dettagli come il suono del campanile di una chiesa nella diocesi della neoromanica Westminster, sovrapposti al tratto rugoso dello spostamento dei veicoli o all’ acustica degli edifici in mattoni lungo il Tamigi, lo portano alla realizzazione di strutture armoniose di suoni forgiate e cesellate  in maniera microscopica con l’utilizzo di equalizzatori in studio.
I ricordi e le percezioni diventano sempre più nitidi in Nilsen tanto che in  “Coins and Bones” e “Twenty Four Seven”, incuriosito completa la sua ricerca spostandosi nella Lee Valley territorio esterno dal quale orizzonte è possibile rintracciare dove comincia la città.

Touch records accoglie l’ossessività del produttore nel captare e raccogliere tutto ciò che intorno ad esso si presenta come stupore, ne fa una della sue più spiccate peculiarità, un elogio continuo non dotato necessariamente di criterio, un’ammirazione che tende a rimanere intrappolata in un luogo in cui la propensione degli ascoltatori è quella di abbandonare lentamente la presa.

Una composizione non solo un’addizione di suoni della città e per quanto le sue parti individuali appaiono come il risultato di eccezionali invenzioni lucidamente pianificate dall’ intelligenza umana, il risultato della loro somma non varia nel dipingere il termine di una sfera “illuminata”. Un nebuloso impero di indistinzione che si presenta come una grandiosa apoteosi, ma l’effetto della sua essenza è una vacuità nel tempo logorante.

BJ Nilsen Eye of the microphone Londinium(Edit)(Touch) by pdis_inpartmaint

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