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Single Reviews /

Demdike Stare Forest of Evil

Demdike Stare

Miles Whittaker e Sean Canty da un paio d’anni ci incantano con il loro suono oscuro e ricco di dettagli, un primo album dal titolo Symbiosis su Modern Love li ha catapultati da subito al centro dell’attenzione grazie ad un mood introspettivo dove i nostri sperimentavano le più disparate soluzioni ritmiche e melodiche, differenziandosi in maniera netta dal percorso sonoro fino ad allora intrapreso dalla label di Manchester.

Questo nuovo lavoro è composto da 2 brani lunghissimi attraversati da innumerevoli mondi sonori.
Un suono in continua evoluzione che muta aspetto con frequenza anche all’interno dello stesso brano.
Il primo lato è per “Dusk”, 14 minuti nella giungla sopraffatti dai rumori più assurdi e da un canovaccio ritmico tribale che entra in gioco dopo la metà del brano arricchendo in maniera definitiva una traccia che con il passare dei minuti assume una forma melodica incredibilmente emozionante grazie all’utilizzo di una chitarra processata.

“Dawn” sul lato B inizia con un tripudio di tamburo e piatti che man mano si aggiunge di varie percussioni e noise a grana fine. Verso la metà del brano l’apparato ritmico assume forma ipnotica con cadenze precisissime ed entrano in gioco dei droning di chitarra elettrica ed un digeridoo in un turbinio di suoni e battiti che tiene alta la tensione fino alla discesa finale.

Un disco che è un intricato percorso all’interno dell’anima.

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