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Single Reviews /

Sascha Muller Sommernachtstraume

  • Label / Shhhh
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 02/2012
  • Style / , ,
  • Rating /
    8/101
Sommernachtstraume

La Shhhh sembra non fermarsi più, ed è estremamente positivo notare come questa piccola etichetta stia evolvendo senza seguire alcuna logica propagandistica.

Il numero di catalogo in questione è lo zero-cinque, con un nuovo fiammante vinile affidato alle cure del grande Sascha Müller, dj e produttore tedesco in carreggiata sin dai primi anni novanta, uno che ha guardato sempre alla musica in maniera trasversale e che per questa release di certo non si è risparmiato.
Müller gioca con la musica confezionando un prototipo techno/electro che potremmo definire cosmopolita. Le sue sono sperimentazioni folk su generi per loro natura futuristici, ma che a ben pensare hanno radici salde nel terreno, e sono forti di una memoria prima di tutto umana legata al territorio.

Sono quattro bellissimi brani che partono con le zingare atmosfere di “Sommernachtsträume”, una ballad electro dai forti connotati etnici dove strumentazione classica ed elettronica si uniscono in un format che può ricordare i dischi di Mr. Shantel con il suo progetto Bucovina club.
La Stessa viene poi trasportata in una dimensione ultra deep dall’acuto remix del padrone di casa Bluff che ne sottrae alcune partiture per mettere il coperchio e toglierne la luce.

Sulla b-side un interessante brano come “Bankok”, ipnotico take sul suono di quello che potrebbe sembrare un sax od un clarinetto supportato da una ritmica delicata ma funzionale.
In chiusura una perla electro come “Future Punk Part 2”, gran brano che inizia con un grezzo assalto ritmico che precede l’ingresso di un synth spaziale che con il suo crescendo di note crea un’atmosfera soul di notevole impatto emotivo.
Infine un pensiero, per tutte le label che come questa lottano duro per emergere. Etichette che non riscontrano quasi mai il grande consenso, alle quali mancano le giuste recensioni internazionali che meriterebbero, anche soltanto per continuare a sopravvivere. E’ proprio in questi antri che si sperimenta ancora il futuro, che si osa proponendo qualcosa di diverso.
Ed allora cosa aspettate a supportarle?

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