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Single Reviews /

Mystica Tribe Stars Are Mine

  • Label / SD Records
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 05/2013
  • Style / ,
  • Rating /
    7/101
Mystica Tribe ‎– Stars Are Mine

Torna a manipolare la materia Dub il giapponese Takafumi Noda, artisticamente conosciuto come Mystica Tribe, giunto ormai alla sue terza release stabilisce un sodalizio con la label olandese Syncom Data Records, la quale ha creduto fortemente in lui lanciandolo e pubblicando tutte le sue opere.
Lo stile compositivo di Noda è caratterizzato da tempi dilatati, influenze dub e dubstep (Meditation Stick ep), esplorazioni techno ed acid “narcotizzate” (Flowers ep), massicce dosi di misticismo e tribalismo oscuro.

In questo nuovo vinile intitolato “Stars Are Mine” l’artista confeziona quattro tracce che ci guidano in un viaggio spirituale a colpi di bassi.
Apre il disco la titletrack: broken beat e riverberi oscuri ed eterei viaggiano su un coinvolgente giro di basso e su un tappeto cosmico, gli effetti e i pad come bagliori improvvisi completano l’opera e trascinano i sensi in un loop meditabondo ed esotico.
La puntina scorre e incontra i solchi di “His Temple”, un suggestivo viaggio mistico tra ritmiche tribali e bassi profondi sferzati da suoni ora d’ambiente, ora sinistri ed oscuri.
Giro il disco e sull’altro lato mi aspetta “Prayer”, con la sua melodia trascinante e profonda che fa il paio con uno tsunami di bassi, compare anche un organetto che mi riporta alla mente le opere del maestro Sam Shackleton, al quale evidentemente il giapponese deve molto in materia di ispirazioni, molti sono difatti i richiami alla musica dell’inglese nelle tracce composte da Noda.
Chiude “Zen Stone”, i suoni si dilatano e creano echi elettronici immersi in una melassa nera, dalla quale emergono le percussioni tribali e il synth melanconico.

Noda indirizza il suo progetto Mystica Tribe alla scoperta di un dub futuristico e contaminato, ora attraversando lentamente giungle oscure e nebulose illuminate da brevi e intensi sprazzi di luce, poi fermandosi in villaggi tribali ravvivati da riti densi di suoni mistici, infine volgendo lo sguardo al cielo notturno trova ulteriori elementi di ispirazione che rielabora e mescola sapientemente agli altri in questa notevole opera sonora.

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