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Kemper Norton Lowermoor

Kemper Norton ‎– Lowermoor

Scopro soltanto da poco tempo la More Than Human Records, label statunitense cui fa capo Gareth Moses fondata proprio a giugno di quest’anno e già alla terza, interessantissima release.

Alla luce dei recuperati ascolti posso parlarvi di un esordio eccezionale da parte di The Passenger con un ibrido ambient/acid di grandissima fattura, con un particolare talento melodico che speriamo dia vita ad un album a breve termine. Il secondo vinile è invece opera di Plays:four, che propone un suono elettronico molto elaborato con elementi glitch e strutture ritmiche a loro modo infatuate dalla dance. Due grandi colpi di classe che mettono subito la More Than Human in una posizione d’interesse ben rilevante.

Vi parlo ora della release più vicina nel tempo (se così possiamo dire di una label che ha pubblicato un disco al mese), quella targata Kemper Norton, musicista anch’esso a me nuovo che confeziona un grande Ep dai connotati ambient/folk.
Quattro brani che partono con gli otto minuti di “SWW Circular”, brano anticipato da un field recordings acquatico che si spegne dentro un’atmosfera fumosa nella quale vengono spiegati campioni di suoni metallici e sample vocali dal timbro radiofonico. Una suite introduttiva che non anticipa gli elementi folk che entrano in gioco nella seconda “AL2”, brano che vede un arpeggio sintetico grasso ed il suono delle corde di una chitarra acustica ben amalgamate nel flusso sonoro che assume connotati dolci ed armonici. Un gran brano dove sostare per assorbirne tutte le vibrazioni.

“SO4” riprende il discorso sugli stessi connotati sonori arricciando un pochino il timbro sonoro che risultà qui più acre. C’è sempre un campione di chitarra che viene centrifugato e riproposto in una sorta di flusso traballante, una serie di strumenti a percussione e registrazioni di voci in lontananza. Preso con le dovute pinze ricorda alcuni segmenti di “El Tren Fantasma” il capolavoro di Chris Watson.
Chiude “SWW Anthem” ancora variazioni in equalizzazione, con quel fluido tremore che non smette di cullarci accompagnandoci in un finale dove un poetry soave sa regalare emozioni.

Mensione a parte per il progetto grafico curato dallo studio Bedow che impagina delle cover minimali estremamente eleganti.

Una label da seguire con il massimo interesse e della quale vi consiglio di cominciar a recuperare i dischi.

Kemper Norton – Lowermoor (MTH003) by Morethanhumanrecords