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E.P.114 Perseus Traxx

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Perseus Traxx

Questa settimana si torna al Music Box con il grande podcast di Perseus Traxx, nome nuovo della scena con all’attivo una splendida release per la Bunker Records carica di un sanissimo appeal acid. Nigel Rogers (questo il suo nome) non si risparmia, regalandoci un’intervista senza freni che vi consigliamo di leggere.
Buon ascolto!

– Per iniziare, puoi dirci in che modo ti sei avvicinato all’arte del djing e alla produzione di musica elettronica?

Quando l’acid house è arrivata in Gran Bretagna avevo soltanto 12 anni e ne traevo notizia dai giornali che descrivevano dettagliatamente gli “orrori” legati a questo nuovo fenomeno. C’erano molti documentari in tv nei notiziari ed appena ho sentito questo suono qualcosa si è acceso nella mia mente. Ho iniziato a comperare dischi qualche anno dopo ed a mischiarli insieme lavorando sul volume di un vecchio impianto stereo.

Al compimento dei 19 anni mi sono trasferito a York ed ho cominciato a frequentare l’Ars Center, una chiesa del 13mo secolo che ospita eventi musicali e teatrali. Ho iniziato realmente ad entrare nella musica e nei party in questo luogo.

– Come definiresti/descriveresti la musica che produci e proponi?

Direi che varia di giorno in giorno.  Compro dischi sostanzialmente Chicago House e Disco ma anche ottimi re-edits, Detroit Techno ed electro (non cose alla moda ma dischi di Dynarec, Aux 88, Drexciya, DMX Krew ecc.), solo buona musica. Ho cambiato casa poco tempo fa e gran parte dei miei dischi è in un magazzino.  Se pesco per esempio 5 dischi dal mucchio posso trovare: Marcellus Pittman #2 on FXHE Detroit, “Paradise” by Change, “All People Are The Same” by Bobby Orlando, “Love Jam” by Soundstream, “Storm King” by DMX Krew. Posso dirti che la mia musica si avvicina molto al concetto del Music Box di Chicago, House, disco, re-edits, ma soltanto buona musica.

– Potresti descriverci il tuo studio? Con quali attrezzature produci musica?

Ok, in questo momento sono ospite dei miei genitori quindi ho dovuto alleggerire l’equipaggiamento. Il mio mixer 24 piste Mackie è difettoso ed occupa troppo spazio quindi sto’ usando un 16 piste sempre Mackie. Uso un campionatore “emu E6400”, ha 16 uscite ma ne utilizzo di solito 8 o 10 serve prevalentemente per le batterie elettroniche ma lo utilizzo anche quando ho bisogno di synth aggiuntivi e le tastiere sono già in uso.
Le percussioni sono create da me attraverso synth o batterie elettroniche che ho posseduto, amo particolarmente i suoni sporchi della 707 e della 727 (Roland ndr). Utilizzo dei wavs scaricati che lavoro successivamente per rendere il suono più sporco e cattivo. Per “aprire” maggiormente le batterie elettroniche utilizzo un compressore TL Audio Fat 1.

Non lo uso per comprimere veramente il tutto, solo per limitare il segnale delle valvole. Ho un paio di box effects (Lexicon e Alesis quadraverb) che hanno le loro piste dedicate sul mixer e vengono usate per effettare alcuni suoni. Ho venduto da poco il mio MAM MB33 mark 2 e ne sono molto rammaricato, aveva dei controlli impressionanti che non riesco a replicarli in nessun modo.

Uso un DSI Mopho, un Ealdorf Pulse ed una Roland Alpha Juno, ottime macchine completamente analogiche ma con stabilizzatore digitale. Utilizzo un Behringer BCR 2000 per aggiustare i parametri dell’Alpha ed è molto più economico del pg300. Ho acquistato da poco un macbook per sostituire il vecchio G4 PowerPc, utilizzo il computer soltanto per innescare le macchine.
Spero di poter comprare una soundcard con 10 uscite in modo che il computer possa replicare i sample e mi permetta di viaggiare leggero se dovrò suonare qualche live.

Ho dei monitor KRK Rokit 5 e delle cuffie Beyerdynamic DT250 e questo è tutto a parte il mio piatto Hitachi ed il mixer gemini. Ho una piastra Revox A77 a bobina ma non posso permettermi di ripararla in questo momento. Infine utilizzo Ableton Live 5.2 come sequencer e non intendo spendere soldi per l’upgrade finchè non supporterà i SySex Data.

– Dove hai registrato il podcast e cosa puoi dirci in merito?

Ok, il podcast. Mi sono trasferito per stare vicino a qualcuno ma non sono più vicino ad un paio di piatti da circa 20 mesi. Devo dire che prima a York potevo contare su alcuni amici e quindi provare di continuo, mentre essermi trasferito e quindi non aver avuto a disposizione i piatti mi ha fatto rendere conto di quanto sia arrugginito.

Il mio computer non ha la potenza di creare un mix e poi sono sincero, io sono veramente un appassionato di vinile ed ora sto facendo avanti e dietro con York e sono andato a trovare un mio vecchio amico che ha avuto la gentilezza di prestarmi la sua consolle per comporre questo podcast. Purtroppo risentendo il podcast mi sono accorto che uno dei piatti suonava molto più basso nel canale di sinistra ed ho dovuto trattare il mix in modalità mono.

Il mio tempo vicino ad una consolle è purtroppo poco e non ho realmente l’equipaggiamento e l’inclinazione a comporre un mix con Ableton o Traktor. Quindi questo è quello che posso darvi. Ho cercato di mantenere alto il livello di ballo anche se non lo considero un mix duro, c’è musica vecchia e nuova e spero questo possa divertire gli ascoltatori!

– Su cosa stai lavorando al momento?

Sto componendo alcune cose per la M>O>S Recordings e sono veramente felice di questo. Steven (Aroy Dee) mi sta’ aiutando a rifinire i brani ed ottenere un risultato migliore. Sono convinto che il dialogo e lo scambio di pareri sia fondamentale per giungere ad un buon risultato quindi mando i miei brani ad amici in modo che possano tornarmi indietro dei consigli su come migliorare le cose.

Dovrei riuscire a pubblicare qualcosa tra Aprile e Maggio. Non lavorando tutto con il computer i tempi sono leggermente più lunghi ma il risultato è a mio avviso migliore sul prodotto finito. Sto anche cercando di mettere insieme un liveset. Ho un paio di persone che mi hanno chiesto di farne ma al momento devo raccogliere delle date e lavorare sia al live che a nuove produzioni.

Sto’ lavorando ad alcune tracce deep Chicagoane sullo stile di Virgo insieme ad un mio amico che ha prodotto alcune cose acid su Bunker Records con il nome Mantra. La musica che stiamo facendo è molto profonda e stiamo pensando all’idea di un vocal da inserire, poi dovremmo cercare qualcuno che possa pubblicarcela.

Questo è molto buono perché non lavoravo con qualcuno da anni e Craig ha veramente una conoscenza profonda delle tecniche e dei differenti stili di Chicago House che non si limitano soltanto al Jaking diretto come molti pensano ma si differenziano in molteplici sfumature trascurate da tutti.

Penso che tutti siate stati colpiti dalla ristampa del disco di Virgo e dal nuovo album (Resurrection su Rush Hours ndr) ottenuto grazie ad oltre 200 ore di registrazioni su DAT ora riesumate. Questo può farvi riflettere su quanto sia vasto il panorama di Chicago. Anch’io dovrei pensare ad una nuova concezione per la mia label “Future Flash” ma al momento sono impegnato a trovare un lavoro, non si può far molto senza soldi.

– Chi/che cosa è la tua maggiore ispirazione?

Dall’istinto primordiale dell’uomo e da come Chicago e Detroit hanno iniziato a ridefinire il mondo inventando un modello. Questo è tutto nella mia mente. Ascoltare buona musica e necessitare la musica, distribuire le emozioni, questo è molto importante.

Rapportandomi con il chi, penso che Ron Hardy sia la ragione ma ci sono molte altre persone lì fuori…

ENGLISH VERSION:

1) To start out, can you tell us how you got into djing and producing electronic music?

When acid house hit Britain, I was only 12 and delivering newspapers detailing all the “horrors” of this new phenomenon. There were documentaries on T.V. and reports on the news – and thats when I first heard the music, and something clicked in my head.
I started buying records a few years later and using two old stereo record player combi systems and fading their volume controls up and down to mix. When I was 19 I moved to York and started going to the Arts Centre – a 13th century church that hosted music and theatre. I started getting involved with parties and music from there really. Production wise has always been on and off over several years.

Changes of circumstance, living space, employment all dictate how much equipment can be kept, whether things must be sold, how much music I can make etc. I guess the production started 9 or 10 years ago by visiting a friend and being shown how to rock the mixing desk and feed effects back into themselves to generate more sound and space.

2) How do you define/describe the music you make and play?

That varies from day to day I suppose. Record wise I buy vinyl quite steadily and the music is really Chicago House, disco, interesting edits, Detroit Techno, real electro (not trendy stuff, but the real stuff like Dynarec, Aux 88, Drexciya, DMX Krew etc) just good music. Having to move a few months ago means that most of my records are in storage.

I’ll randomly pick 5 from the pile I brought with me (hang on a minute – I’ll just reach over…..) and that’ll give us an idea,  right – Marchellus Pittman #2 on FXHE Detroit, “Paradise” by Change, “All People Are The Same” by Bobby Orlando, “Love Jam” by Soundstream, “Storm King” by DMX Krew. A bit of variety, disco, house etc so I don’t know, its all electronic music isn’t it, all house to some degree or another because its all in my house and its what I like to play. As eclectic as the Music Box would be a good definition, good music, no crap.
The music I make varies just as radically, ranging from paced up electro, to more Chicago and Detroit inspired sounds, to disco edits. I’m varied.

3) Could you describe your current studio setup? What are you making music with?

My current studio setup? Well, since a short term move to my parents’ place I’ve been able to slim things down. More often than not I make music with an idea to rocking it out live so the bigger the desk the better.
My 24 track Mackie is faulty and takes up too much space so I use a tempermental 16 track Mackie now. I use an emu E6400 sampler too.
It has 16 outputs, but I only use 8 or 10 of them – its for my drums mainly, but helps when I need extra synth parts and the keyboard is already in use. The drums are either made by me using synths, or they’re old machines I’ve owned and sampled. I do like wooden side stick / rim shot noises, and I love the 707 and 727.

I use sampled wavs I downloaded for those, but have eq’ed them through my desk and tweaked them on the sampler and then recorded and resampled them to make them sound much dirtier. To warm up the drums, I have a TL Audio Fat 1 valve compressor.
I don’t use this to compress very much at all, just gentle limiting and the signal through the valve to warm things through. I have a couple of effects boxes (Lexicon and Alesis quadraverb) and these have their own line in the mixing desk so that they can be effected and fed back on themselves. Synthwise – I just sold my MAM MB33 mark 2, and now really regret it, the accent control was awesome and I can’t replicate it on what I’ve got.

That said, I do have some good sounding hardware. I use a DSI Mopho, a Waldorf Pulse, and a Roland Alpha Juno. All analogue, but all with stable digital control. I use a Behringer BCR2000 to adjust the parameters on the Alpha as its much cheaper than buying a  pg300 and comes in useful for other things.
I have recently got a macbook to replace the ancient G4 PowerPc I have been using. I only use the computer to trigger the machines, rather than play sounds, unless I’m away from the equipment and then I can use it as a sketchpad. The last week or so I’ve been recording and recording and editting and editting in a way I haven’t done before, and its been really good.

I hope to get a new soundcard with 10 outputs so that the computer can replace the sampler, and I can still manipulate everything through an analogue mixer. It also means I’ll travel lighter if I get any gigs. Monitor wise – KRK Rokit 5’s and Beyerdynamic DT250 headphones.
Thats everything, except for my one turntable (Hitachi) and gemini dj mixer. I have a Revox A77 reel to reel, but can’t afford to get the repairs done right now. I got that to record onto, then play the recordings back to the computer so that tape warmth gets picked up.
Oh yes – sequencing I use Ableton 5.2. I haven’t got the spare cash for the upgrade, and because I only trigger external boxes, much of it would be pretty redundant. One day when they have ableton that doesn’t filter out SySex data, I’ll be interested. Sorry I’ve really gone on a bit there. Other than all that, recording is done using push button edits and live fooling about. Sometimes mapping things out in ableton, mainly not.

4) Where did you record this podcast and what can you tell us about it?

Okay, the podcast. I made a big move to be with someone and haven’t been near a pair of turntables since I left York to be with her, so about 20 months ago. When it went wrong I got right back into music, but not having owned turntables for over a decade means that I’m really out of practice. At least before I moved to relative isolation I was getting practice at friends’ houses and doing gigs.
So after not doing it for nigh on 2 years, its been a wake up call to how rusty I’ve become.

My computer never had the power to mix music on, and to be honest I’m really into vinyl so for this podcast, now I’m up and down to and from York again, I visited an old friend who has been good enough to give me the time on his equipment to get a mix done.

I’d like to give Tom Howard and his partner in ragtime/jazz Chicago toughness, Pete, a massive thankyou for that. Unfortunately, listening back I noticed that one of the turntables has a significantly lower signal on its left channel, so I’ve had to treat the mix by summing it into a mono recording I’m afraid.
My time near decks is limited and I don’t really have equipment or inclination to use learn to do a mix with ableton or traktor at the moment, so with an impending return to Cambridgeshire and no idea when I’ll be back in York, this is what you get.
Its not really a pumping mix, keeping all the peaks and energy to keep you dancing, but a rough and ready selection of records I really like listening to at the moment.
Obviously there are loads more I’d love to have fitted on there, but I only have a limited time to do it, and the frustration at how rusty I’ve become isn’t too inspiring on a personal level. The mix takes in and old and new selection of disco and house and I hope it contains something that’ll be enjoyable to the listeners.

5) What are you working on at the moment?

I’m getting some music ready for M>O>S Recordings and have been really enjoying it.
Steven (Aroy Dee) has been helping me get better results and refine things as much as I can.

I don’t have a spare set of ears – being quite removed my friends, and so I send bits to him and he gets back to me with where improvements can be made, or what is working well. Its good because obviously he is out doing gigs and able to see what functions.
I think open dialogue and experience is quite important and I’m very glad he’s taken the time out and shown some faith in me. Hopefully something should be out in April/May time. Because I don’t do everything inside a computer, the whole process is a lot slower, but I think the benefit comes across in the finished product.

I’m also trying to get some bits ready for doing some live shows. I’ve had a couple of people asking, but need to get dates sorted then I can work on getting my material into a set and making something work.
I’ve also been working on some deep Chicago House, in the same vein as Virgo, with a friend of mine. He releases more acidic sounding tracks on Bunker under the name Mantra, though has a slew of other releases and aliases.

The music we’ve worked on is much deeper, and we’re toying with the idea of a vocalist, then its a case of seeing if anyone wants to release what we’ve done. Its been really good, as I’ve not worked with anyone for several years now, and Craig has a brilliant knowledge of techniques and the different styles of Chicago House from back in the day, that isn’t just limited to straight forward jacks as everyone seems to think. There was a range of styles back then, all of it valid, but much of it overlooked.
I think the way everyone has received the reissue of Virgo’s album and the new release based on the 200 hours of tapes they recently brought to light, should see a shift away from a majority perception of Chicago as being solely about fierce acid jacks.
I suppose I ought to think about another Future Flash release at some point, but i’m locked in a bit of a groove with other things at the moment and finding a proper job is a priority really, you can’t do much without cash.

6) Who/what is your biggest inspiration?

Mankind’s primal instinct to get down, and the way Chicago and Detroit started refining how the world does that by setting the template.
That is always in my mind. Hearing good music and the need for music, and that emotion needing to be shared are very important.

In terms of who – I think Ron Hardy had it right, but there are a lot of other people out there…

TRACKLISTING:

Perseus Traxx – untitled – (unreleased at time of writing)
Nightlife Unlimited – Peaches and Prunes (Ron Hardy Re-Edit 2) – Automan
Talking Heads – Roots (Re-Edit) – Music Box
Chow Daddy – Bad Little Kitten – Moxie
Leftside Wobble & Guy Williams – Angel In My Pocket (Re-Edit) – Autodiscoteque
Shake – …Like A Dream (Soundhack Mix) – Frictional Recordings
Murphy Jax featuring Mike Dunn – Its the Music (Original Mix) – Clone: Jack For Daze
Mantra – Untitled – Bunker 3085
Hercules – 7 Ways – Dance Mania Records
Perseus Traxx – Andromeda – Bunker 3093
Paris Grey – Don’t Make Me Jack – Housetime Records
Hieroglyphic Being – I F – Mathematics Recordings
Mike Dunn – So Let It Be House – Clone: Classic Cuts
Virgo/Adonis – Free Yourself – Trax Records
EDMX – Whiskey Lima – Mathematics Recordings
Salamandos – Expand – Creme Organization
Rennie Foster – Hustle ‘N’ Flow – Subject Detroit
Aaron Carl – The Word – Ovum Recordings
Perseus Traxx – Close – M>O>S Recordings (unreleased at time of writing)

http://soundcloud.com/perseus-traxx

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