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I primi nomi del Node Festival 2016

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Node Festival 2016

NODE 2016
Modena
22 ottobre + 10>12 novembre 2016
NODE ritorna. Il festival dedicato alle arti elettroniche e digitali riparte per la sua ottava edizione ospitando artisti provenienti da tutto il mondo che esplorano le diverse stratificazioni del suono nei punti di intersezione con le discipline multimediali e le arti visive. Il programma del festival si articola in due momenti separati e verrà svelato nella sua interezza nelle prossime settimane.

Primo appuntamento il 22 ottobre 2016 nella Palazzina dei Giardini di Modena con l’inaugurazione della mostra personale dell’artista svizzero Zimoun, uno degli artisti contemporanei più interessanti e visionari, noto per le sue opere installative che uniscono sound art e architettura degli spazi. Utilizzando oggetti industriali di uso comune e costruzioni minimaliste, Zimoun esplora il ritmo meccanico, la tensione tra i modelli ordinati del Modernismo e la forza caotica della vita. La mostra, che durerà fino al 5 marzo 2017, è curata da Filippo Aldovini, direttore artistico di NODE, e organizzata e prodotta da Galleria Civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Per l’opening del 10 novembre ci si sposta in una location d’eccezione, un luogo inusuale che verrà rivelato a breve insieme all’ospite che inaugurerà il programma del festival.
L’11 novembre si torna come da tradizione alla Galleria Civica di Modena, nella sede di Palazzo Santa Margherita, con una serata ad ingresso gratuito caratterizzata da quattro performance curate da sei artisti diversi tra cui l’americano Huerco S. che presenterà dal vivo in anteprima nazionale il suo ultimo album For Those Of You Who Have Never (And Also Those Who Have), acclamato dalla stampa per la sua concezione unica di techno destrutturata. Altra anteprima nazionale in programma l’11 novembre è il progetto collaborativo di Rashad Becker, guru dell’elettroacustica contemporanea, ed Eli Keszler, sound artist poliedrico e virtuoso batterista proveniente dalla scena free jazz di New York.
Il festival chiude il 12 novembre al Teatro Storchi con due spettacoli audiovisivi di forte impatto. L’apertura della serata sarà affidata al musicista inglese di origini singalesi Paul Jebanasam, capace di creare atmosfere fortemente evocative e cinematografiche, accompagnato dai live visuals di Tarik Barri, artista visivo con all’attivo collaborazioni importanti, tra cui quella con Thom Yorke per il quale ha curato l’accompagnamento visivo nel tour Atoms for Peace.

Il programma completo del festival sarà rivelato lunedì 3 ottobre.