La notizia è ormai nota: nel corso di quest’anno i Tiefschwarz sono tornati in studio per cercare nuove idee per i pezzi che andranno a costituire il nuovo album.
Il nuovo corso vede la collaborazione con il produttore Philip Maier, già noto nel giro della Souvenir per alcune produzioni insieme ai due fratelli Marius e Mathias sotto il nome di Santé.

“Trust” non è certo una novità, essendo uscita all’inizio di Luglio, ma è riuscita ad imporsi come una delle tracce più ascoltate e supportate nell’estate appena conclusa. Segue il doppio ep “Simple, Maybe” e nasce dall’incontro, avvenuto alla scorsa Miami Winter Conference, tra i fratelli Ali e Basti Schwarz e il giovane prodigio Seth Troxler che qui fornisce le parti vocali con uno stile fresco e giocoso.
Il lato b “Roads”, piuttosto innocua, è una lenta litania che può generare profondi stati di ipnosi.

Remix

Forte dei consensi ricevuti nel corso dell’estate, “Trust” esce ora rivestita di nuovi nuovi abiti. L’uomo del momento Jamie Jones (è appena uscito il suo album di debutto) rimodella “Trust” in chiave minimal-funk facendo di un insistente campione vocale (“Do you know what I mean?”) il perno attorno al quale far ruotare la sua ristrutturazione.

Quello fornito da Audion è probabilmente il miglior remix del lotto e sfodera una versione radicale (e cerebrale) ancora più convincente: Matthew Dear dilata i suoni e seziona la traccia originale trasformandola in una versione rallentata e sviluppando un lento crescendo emotivo.

Più diretto al dancefloor, e pertanto decisamente martellante, il Tim Green remix, contaminato anche con suoni tribali.  Si muove nella stessa direzione, producendo ritmi marziani, Adam Port che in un certo senso gioca in casa, autore di una delle ultime produzioni in casa Souvenir, quella “Boogie Bass” tutta incentrata su un vertiginoso giro di basso.
Chiude la versione “robotica” firmata Turntable Rocker, presente solo in digitale insieme al remix di Adam Port.