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Single Reviews /

Retina.it De Occulta Philosophia Vol.1

  • Label / Semantica Records
  • Catalog / SEMANTICA 71
  • Format / Vinyl
  • Released / 04/2015
  • Style /
  • Rating /
    7.5/101
Retina.it – De Occulta Philosophia Vol.1

Retina.itI Retina.it approdano sulla Semantica Records con De Occulta Philosophia Vol.1, EP che racchiude quattro brani techno dalla pasta ruvida. Allontanandosi in parte dalle astratte inclinazioni sperimentali che contraddistinguono il loro progetto musicale sin dagli albori, le tracce presenti in questo nuovo disco sprigionano vibrazioni oscure molto decise, esprimendo per certi versi quella che è l’essenza subliminale e penetrante della techno odierna. Come consuetudine, ogni atto del duo campano nasce dal virtuoso rapporto tra menti genialoidi e hardware roventi, ma in questo caso qualità e incisività degli elementi sonori spiccano sulla metrica.

‘Melancholic Daimon’, connubio sinergico tra elementi distorti e risonanti, trova il suo punto cardine in una baseline roboante che ben avvicenda il susseguirsi di chord metallici e synth spaziali distanti come piccoli satelliti nello spazio più remoto: una sequenza aspra che stenta ad arrestare il suo moto perpetuo. Allo stesso modo, i seguenti tre brani fanno perno su linee di basso costanti, differendo, invece, nei vari innesti sonori che li caratterizzano: proprio la seconda composizione, ‘Psicopomp’, ci proietta in una dimensione più calda e organica, nonostante l’ambiente sia denso di oscurità. Distorsioni e materia grezza aprono, invece, il lato B con ‘Logos’: tra mitragliate raw e cambi di ritmo improvvisi, qui la tensione è alta, una vera iniezione di adrenalina. In ultimo, ‘Aesculapius Dreams’, saturo di delay e riverberi ariosi, ci riflette in un viaggio ipnotico che lascia respiro e decomprime l’atmosfera.

Quest’ultimo lavoro dei Retina.it nasce da impulsi cupi e molto profondi, presentandosi come sublimazione di un ‘essere’ tetro e misterioso, per l’appunto occulto. Magia nera, esoterismo, misticità: diverse le fasi che si riflettono in questo viaggio, tutte volte alla ricerca di una spiritualità che sembra perduta. Un punto chiaro però c’è: i due artisti riescono a trasmettere ed esprimere significato anche attraverso sonorità riconoscibili e familiari, segno di solida esperienza tra i sintetizzatori e consapevolezza dei propri obiettivi.