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Single Reviews /

C-34 Watch Yourself

  • Label / MinimalRome
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / apr 2008
  • Style / , ,
  • Rating /
    9/101
C-34 Watch Yourself

009, un numero che comincia ad essere importante per una label indipendente come MinimalRome, anche in considerazione del fatto che finora, nessuno dei colpi sparati ha mancato il bersaglio.

Ed il nuovo centro viene dritto dal passato, da una traccia, Watch Yourself, inserita nella seconda compilation edita dai nostri: Broken Pots Hill Volume 2.

La traccia, firmata C-34 (pseudonimo di cui si sa ben poco, gravitante in orbita MinimalRome già da tempo) viene qui rieditata con la collaborazione di Andreas Hertz (altro artista dalle doti tecniche impressionanti) consegnandoci un potentissimo flusso electro percosso da carnosità punk e surreali anfratti new wave.
Il brano pone le sue basi su una stridula melodia pervasa da continui inserti elettrici secchi e taglienti, synth dal sapore cosmico e, con prorompente efficacia, un cantato al vocoder che chiude il cerchio di un brano destinato a stamparsi nella mente.
 
Già questo potrebbe bastare, se non fosse che nel primo dei remix inseriti, Feedback non avesse deciso di aprire un colloquio diretto con Dio.
Due i fraseggi portanti.
Nel primo la melodia originale: scurita, addolcita e spedita in uno di quei luoghi nei quali può solo la mente.
Nel secondo, che arriva dopo 2 minuti inoltrati, un’ulteriore slancio verso il cosmo.

Le partiture ritmiche lasciate a pascolare in un sottobosco dove rumori ed echi di varia natura sorvegliano la quiete apparente. Senza dubbio, una delle migliori interpretazioni che Feedback abbia mai dato alle stampe.

Prosegue Mick Wills (uno degli artisti per i quali un tempo abbiamo considerato la Gigolo Records una delle label più coraggiose ed eclettiche, leggi alla voce Atomic EP del 2001) che raddrizza il tiro mandando in loop ritmo e melodia per gran parte della durata, riprendendo solo nel finale la parte vocale, qui appena accennata, qualcosa che per assonanza melodica ci ricorda la splendida Ask Yourself di Plastikman dall’album Closer.

Il terzo remix vede ai comandi l’archeologo Dressel, che dà la sua personale visione del brano capovolgendo uno stato d’ira in una mansueta suite per ambiente, anche qui un gran pezzo.

Per chi preferisce il supporto in vinile finisce qui, mentre nella release digitale in nostro possesso è inserito un ulteriore remix da parte di Seaside Commando, che a dire il vero fornisce un apporto che viaggia distante da quelli che sono i nostri gusti personali, lavorando il brano per mezzo di suoni electro troppo orientati a finiture punk/rockeggianti, ma non possiamo non notare quanto l’originale si presti ad un simile output.

Uno di quei dischi da avere sempre con sé.

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