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Single Reviews /

Heinrich Dressel Vicolo Cieco

  • Label / MinimalRome
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Dec 2010
  • Style /
  • Rating /
    9/101
Heinrich Dressel - VIcolo Cieco

Dopo due importanti uscite come quelle con The Hacker e JTC, la MinimalRome si ripresenta con uno dei suoi artisti principali, Heinrich Dressel ovvero il progetto parallelo di Composite Profuse.

La side A si apre con “Bodoni1997” che parte con un basso di chiara ispirazione carpenteriana che si intreccia ad una ritmica scolpita e ad una melodia riflessiva.
Un brano dall’evoluzione lenta che si arricchisce di bellissimi arpeggi e staccati incalzanti.
Ci sveglia dall’ipnosi il basso squadrato di “Fuga da Fossombrone”, song electro psichedelica  in cui primeggiano le melodie acide di un synth analogico, la melodia di uno xylofono elettronico ed in cui la ritmica è solo un elemento secondario.

Il beat ritorna in “Assalto a Campo Boario” ed è uno di quelli diretti e incessanti in stile ‘1997 Fuga da New York’, ma stavolta al posto dei synth, il protagonista è un organo che con staccati funk e accordi soul ci racconta con apprensione di un’assalto immaginario alla terra madre del sound MinimalRome: Testaccio.
Segue la title track, “Vicolo Cieco” che, sorretto da una ritmica solida e semplice, si caratterizza da un sound dal sapore digitale inusuale che si evolve man mano in maniera epica doppiato dai soliti synth di matrice analogica.

Chiude il remix dello stesso brano del mitico Danny Wolfers alias Legowelt che rilegge la traccia chiudendo le frequenze e aggiungendo il suo classico sequencer ribattuto e le sue melodie evocative.
In sostanza un disco più musicale del solito e forse per questo firmato come Dressel che però cerca di far convivere le pulsioni electro disco di Composite Profuse ed il lirismo analogico di Heinrich Dressel. Un disco da ballare ed ascoltare.
Rigorsamente di notte.

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