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Single Reviews /

Model Citizens The Loud Minority Ep

  • Label / Fdb Recordings
  • Catalog / Fdb02_10
  • Format / Vinyl
  • Released / 07/2014
  • Style /
  • Rating /
    8.5/101
Model Citizens ‎– The Loud Minority Ep

Phil Klein ha un curriculum musicale pazzesco. Fervente seguace dell’electro-pensiero sin dagli inizi, ha registrato una trentina di 12″ e album per etichette come Panic Trax, Audio Illusion, Breakin’, Parallax, Electrix, Joey Boy, Control Tower, Touchin’ Bass, Cyberian Knights usando tanti pseudonimi. Bass Junkie è il più famoso, ma anche Battle Systems, Cybernet Systems, I Borg, Final Dream e anche I.B.M. ovvero Industrial Bass Machine con Scott Weiser dei Dynamix II.

 Model Citizens ‎– The Loud Minority Ep Dal 1996 gestisce la sua label Battle Trax con cui cerca di mantenere alto quel fantastico mix fra classicità subsonica tipica dell’electro di Miami e ricerca sonora che viene dalla sua devozione verso i Kraftwerk.
Per questo nuovo lavoro, collabora con Matt Whitehead, producer inglese salito all’attenzione del pubblico grazie al suo 12″ su Perc Trax Ltd. “A is for Acid”, Chicago acid house rozza e diretta, ma che qui ritorna alle sue origini electrofunk che aveva già mostrato sulla label inglese Rebel Intelligence. L’unione fra i due genera risultati eccellenti, limando gli eccessi industrial di Klein e musicali di Whitehead. La traccia su lato A, Drive, è un pezzo magistrale.
La summa dell’electro di Miami e di Los Angeles unita ad una solidità produttiva tipica europea. Basso subsonico, hi hat taglienti, snare e clap che colpiscono diretti, stab di synth che graffiano ed una voce pitchata di una tonalità in basso per dare quel tocco di epico che è parte della filosofia electro.

Sul lato B, due brani diversi, ma ugualmente validi. Mega squid vs. Monster Octopus è electrofunk da B-movie con citazioni drexcyiane, mentre Celestial Mechanics ha un approccio compositivo quasi wave con rimandi a Patrick Cowley, ma sempre in rigoroso broken beat electro. In sostanza un disco perfetto con una delle più belle copertine che ci sia stato dato modo di vedere in questi anni e che ci fa apprezzare ancora di più l’edizione in vinile.

Un plauso quindi anche alla francese Fdb recordings, di cui avevamo già apprezzato qualche anno fa il fantastico “The Rise of Bass Planet” di Maggotron/Debonaire, per aver curato tutto nei minimi particolari ed averci regalato questa piccola grande perla.