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Album Reviews /

Thomas Phillips Limit_Fold

  • Label / Line imprint
  • Catalog / Line_076
  • Format / Cd, Mp3
  • Released / 19 Febbraio 2016
  • Style / ,
  • Rating /
    8.5/101
Thomas Phillips limit_fold

Frequentemente, con riconoscimento, l’opera dell’uomo si è integrata fondendosi con gli elementi naturali in un’unità organica. Quando la morfologia di queste opere assume dei caratteri che portano alla luce ciò che viene richiamato alla mente, in ambito musicale, ci troviamo davanti ad opere come quella di Thomas Phillips.

Limit_Fold è l’ultimo lavoro del compositore americano e teorico di letteratura comparata alla North Carolina State University, che questa volta vede realizzare il proprio lavoro dall’etichetta di Los Angeles, Line imprint.  A sedici anni dalla sua ideazione, l’etichetta rimane incline al minimalismo contemporaneo, curato per la prima volta da Richard Chartier nel 2000. Negli anni a seguire le preziose pubblicazioni hanno creato un sostanzioso portfolio di opere tendenti alla sfere multimediali e visive, ripercorrendo un’estetica minimalista dai caratteri gentili. Richard Chartier, ideatore ma anche sostenitore diretto di Line imprint, a settembre degli anni duemila, sperimenta con il suo album “Series”, la buona integrazione tra diverse arti, percependo e riportando l’animo dei posti e degli oggetti, in essi contenuto.

Limit_Fold è una raccolta di 40 minuti, in formato digitale, in cui sorgenti sonore ed acustiche sono accompagnate da strutture melodiche che emergono dalle continue e lente dissolvenze. L’album è portatore, nella sua estetica, della presenza del tempo come indagine, argomento dal quale scaturiscono sensazioni riconducibili al tendere oltre un limite e ad un particolare stato di attesa. Thomas Phillips, dedica particolare attenzione alle sensazioni, intese come delle semplici percezioni date da frequenze del suono e tradotte attraverso un linguaggio abituato a dialogare con spazi considerando luce, materia e peso. Una manipolazione e trasformazione affidate ad un senso compositivo appartenente al periodo corrente, che non pare cedere ad un’idolatria dell’effetto. La masterizzazione è stata realizzata da Winston Phillips, la fotografia da Richard di Santo.

La configurazione finale di questo lavoro è il risultato di progressive trasformazioni, di spesse sinergie che esprimono il loro tempo, testimoniato dalle scelte di realizzazione, in maniera coerente senza scomodare troppo l’inquietudine.