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Album Reviews /

Lars Leonhard 1549

  • Label / BineMusic
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Novembre 2011
  • Style / ,
  • Rating /
    9/101
Lars Leonhard - 1549

La lunga saga produttiva della Bine Music ci ha sempre offerto piccoli gioielli sonori in chiave deep. Un percorso iniziato nel 2003 con l’eccellente “Feld” firmato da quello che è forse il Byetone più melodico di sempre per poi regalarci nel tempo tutta una serie di spaccati emotivi da gente come Move D, Benjamin Brunn, Scanner, Marconi Union ed altri ancora.

Ora la volta di Lars Leonhard, produttore del quale si sa ancora ben poco ed intercettato sulla piattaforma Deepindub con alcune release sempre incentrate sul verbo dub.
Questo album d’esordio dal titolo 1549 è una lunghissima suite per tutti gli amanti dei fondali più bui dell’elettronica. Un viaggio che parte disteso, con un campione vocale ripreso dall’annuncio di un’assistente di volo e subito sommerso dalla raffinatissima melodia che subito mette in chiaro le regole del gioco. Quelle di un percorso caratterizzato da microscopici dettagli, pads aerei, gocce di rugiada ed impalpabili strati di nebbia.

“Decision Height” è tutto questo, viene fuori così e rivela un talento sincero, che ripone in poche note tutto un covo di sentimenti e devozione verso il buio profondo. Un oceano che molti stanno cercando di descrivere ponendoci di fronte ad una serie di racconti sempre emozionanti e nuovi. Lars è proprio uno di questi, un artista che racconta ciò che sente nel profondo, scrivendo musica con attitudine personale. “Clear Air Turbulence” non fa che proseguire in questa spirale di suono ricca di elementi, innumerevoli tasselli che vanno dalle note di tastiera a substrati più organici, frammenti di battiti, tappeti infiniti e la sensazione di torvarsi al centro di un universo intorno al quale ruotano le mille facce dell’emozione.

Il lavoro sale per gradi, elevandosi da un suono ambient soave scritto affrontando ogni brano da diversi punti di vista e quindi suonando sempre come qualcosa di complesso e curato. Sale d’intensità per arrivare in un punto dove il ritmo ha bisogno di fare il suo ingresso, riversando tutta la maestria compositiva in un concentrato di techno ed house dal profilo dub.

“1549” che dà il titolo al lavoro è proprio il centro di quest’esplosione, in un vortice di sensazioni che flirtano con le dinamiche trance in un contesto ad altissima tecnologia. Siamo ora nella dimensione ritmica dell’album, con i bassi ben ovattati che delineano figure geometriche ad alta definizione mentre in superficie si scatena un temporare melodico che eredita il suo fascino direttamente dalle zone ambient del lavoro per adattarsi fino alla fine ai battiti regolari che spingono il tutto verso un nuovo livello.

La cosa che colpisce maggiormente resta comunque la cura con la quale ogni brano viene rifinito. Non scelte semplici e di facile implementazione, ma arrangiamenti complessi ricavati dall’utilizzo di più tecniche e da una gamma sonora selezionata con scrupolosità. Un unione perfetta di geometrie, tagli millimetrici ed incastri azzardati con sinusoidi ampie ed ariose, tastiere paradisiache ed ambientazioni suggestive. Un disco che si lascia ascoltare più e più volte, che rende il massimo in cuffia, di notte, o come è successo al sottoscritto, in un’escursione di running notturno.
Aprite, lasciatelo entrare.

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