Trax by Trax è una rubrica mensile. Dieci colori da un’infinita tavolozza scelti e raccontati ascoltando ciò che suggerisce l’animo in quel dato istante.
Cristiano Nonnato è un Dj, uno sciamano contemporaneo, un collezionista ed un narratore che racconta la vita attraverso la musica.
Buona lettura!
#1 George Theodorakis – Escape
E’ notte sotto il monte olimpo e gli dei non son di buonissimo umore. I grilli sono inquieti, mentre la grandorchestra di basseria sullo sfondo crea un monstre flow 100% senza cassa . A una certa un esplosione …una frana…gli dei mandano un segnale ma concedono il perdono finale. Greek techno music anni 80 con la tunica bianca..futuro anteriorissimo. Discogs
#2 Alice Coltrane – Om Supreme
Corre il 1976 e Alice non sa più quale dio invocare per invocare e dichiarare in realtà tutto il suo amore a John …ora un dolce sorriso possiamo farlo motha-trane. Simpatiche voci di monaci più guru-surfer mistici californiani che tibetani …strane frequentazioni…nuove crew. Più che di pastelli folky però la scena si tinge di verdi aciduli 90 in pieno boom profetico involontario. Un grottesco mostricciatolo acid-ambia per i set postrave di Alex Paterson o Mixmaster Morris alle 8 dimattina …uno smiley grande come una casa. Discogs
#3 The Irresistible Force – It’s Tomorrow Already
Mixmaster Morris is better than Eno…ahahahah….poco dopo l’acquisto di Tomorrow Already vidi un set di Morris al Link ..suonò musica da altri pianeti con una sveglia formato flavor flav al collo… il messaggio? ” io non sono ossessionato dal tempo …io gioco col tempo kids ” .Ora abita giustamente in Giappone immerso nei cartoni animati …il disco è un exotic-ironica rappresentazione del concetto di “domani” …è già mezzogiorno..è già domani…i coccodrilli ballano ..le stelle ballano.. i feel so much power now…nobody can’t stop me. Ogni singolo suono ha una dinamica che mette giocosamente in movimento tutti i neuroni sfricicarelli del cervello…una sontuosa vasca-carpe koi nel giardino del tempo. Discogs
#4 Larry Heard – Dance 2000 part 1 & 2
Lo scriba tra il ’97 e il ’98 rilascia questa manciata di cose aliene per la francese distance, cercando di aggiustare il suono “Mr Fingers” in qualcosa di più europeo per i primi “contacts ” con il vecchio mondo crea qualcosa di completamente irreale…lounge marziana…new age cosmica ..robotiche sex traxx…tutto solo ed esclusivamente bagnato nell’argento. Come la Kraftwerk music… talmente inumana da essere tra le musiche più umane mai diffuse sul pianeta. Discogs
#5 Cluster – Grosses Wasser
Real dream music. 18 anni, classica prima vacanza da solo, al tramonto mi assopii sulla battigia, al risveglio la spiaggia era vuota ..il cielo stava volgendo dal rossoviola al nero. Fu uno dei momenti di massima serenità della mia vita, una specie di reset di tutto quello che era successo prima ed un iniezione di incredibile energia per quello che sarebbe successo dopo. Qui Cluster …real dream music …non nel senso di quale inimmaginabili utopie ma perché il suono viene dall’interno.. come dentro la testa della persona nella sua fase r.e.m..dietro gli occhi sbarlugicanti ..delicati come una nuvola cercan di non svegliar il sognante, fan filtrare antichissimi messaggi entropic-universali da un setaccio più neutro possibile ..l’equilibrio perfetto senza bisogno di una sfumatura ..di un’esagerazione. Al risveglio sei un altro uomo. Discogs
#6 Jorge Velez – MMT Tape Series: Home Recordings 1996-1999
16 graffiti/tag sui muri di new york. Umbratile e schiva musica per writer’s headphones durante le scorribande notturne nel jersey …homeboy poetry …techno …house …beatz …ambient …per correre forte con cappuccio in testa e zaino in spalla …senza voltarsi …sulle le strade di METROPOLIS. Discogs
#7 Suzanne Kraft – Talk From Home
Musica discreta, nel senso di musica educata, ‘normale’ ..concentrata su se stessa , in un grande lavoro di controllo ed equilibrio. Il risultato è ‘stupefacente’ ..nel senso druggy del termine ..finito l’ascolto ci si ritrova immancabilmente col sorriso ebete convinti di aver fluttuato in una nuvola di profumo di fiori ..un tempo delle mele della durata di 45 minuti ..nessuna controindicazione per questo psicofarmaco. Discogs
#8 Patrice Scott – Analog Dreams
La musica di P. ha non so quanti piani di lettura ed è musica semplicissima. Non è techno che mi interessa tutta quella che non è folk …che non trasmetta cioè roots delle proprie terre..acque..cieli…ora P. è senza dubbio folky, ascolto l’Analog Dreams Ep e mi ritrovo a pensare quale patria esso mi descriva ….Detroit.. motor city…fabbriconi? Riduttivo ..offensivo… Quello che mi trasmette in realtà sono roots di terre-acque-cieli che non esistono eppure sono universalmente decodificabili …posso ‘sentire’ come ogni ogni cellula del mio corpo le comprenda, assimili e decodifichi senza sforzi ..la vita sulla terra prima del caos. Discogs
#9 David Sylvian + Holger Czukay – Plight & Premonition / Flux + Mutability
Due registrazioni inseparabili per un unico concept ..risalita del fiume verso la foce…foreste,nebbie, villaggi, occhi di fiere accesi nel buio lungo la quieta navigazione. La corrente non è forte ..niente motori, qualche piccolo ausilio elettrico tuttalpiù…un mangianastri con voci umane sull’imbarcazione per non perdere il contatto con la civiltà ed accendere casuali ironici sorrisi sul volto dei 2 partecipanti alla missione …per sdrammatizzare l’intensità di riflessione del viaggio. Discogs – Discogs 2
#10 Yoshinori Hayashi – The End Of The Edge EP
4 schegge di braindance organica e ipnagogica con una tra le mentalità più giocattolose ed effervescenti dai tempi del Luke Vibert sotto effige Wagon Christ ….musica litografica …in rilievo ..distaccata dal sentire umano dunque realmente taumaturgica …in assenza di morte incombente sullo sfondo ..roba che ti tira un musicista jazz o composer sperimentale a 80 anni, Yoshinori è all’esordio …esordio fulminante! Discogs