New York
Chicago
Detroit
Den Haag
Album Reviews /

Heinrich Dressel Mons Testaceum

  • Label / Strange Life Records
  • Catalog / SLR013, MNQ 075
  • Format / CD, Vinyl
  • Released / 10/2007
  • Style / ,
  • Rating /
    10/101
Mons Testaceum

Ristampato proprio in questi giorni dalla Mannequin Records il fondamentale album di debutto di Heinrich Dressel, Mons Testaceum.

Mons Testaceum VinylIl capolavoro che fonde alla perfezione sintetici umori electro a profonde melodie espresse in una forma soundtrack venne  pubblicato in prima battuta dalla Strange Life Records di Legowelt su CD-r nel 2007. L’album riceve così una giusta consacrazione venendo impresso per la prima volta in vinile in una Limited Edition di 50 copie acquistabile direttamente sul sito della label, e da una standard edition, sempre su plastica nera, più ad ampia scala. Di seguito la recensione del disco scritta nel 2007 in occasione della prima stampa…

1847, Berlino, Theodor Mommsen (Studioso della storia Romana, e premio nobel per la letteratura nel 1902 con Römische Geschichte (Storia romana)) fonda un comitato con l’intento di compilare una serie di volumi che descrivessero la vita e la storia della civiltà Romana, il “Corpus Inscriptionum Latinarum”.

Heinrich Dressel, archeologo tedesco, fu inviato nella città sacra per studiare i cocci del monte Testaccio, e, dopo due anni di lavoro, disegnò quello che resta ad oggi uno dei principali strumenti di studio sulle anfore romane, la “Tavola di Dressel”.

1981-1985, Roma, Mario Maggi (Ingegnere e programmatore per la “Elka”, già padre di quel “MCS70” che diede alla luce un album capolavoro come “Automat”) progetta, disegna e costruisce uno dei polysynths più sottovalutati della storia: l’ Elka Synthex appunto.

Elka Synthex

2007, Roma, quartier generale del collettivo Minimalrome. Dalle viscere della terra, risorge e torna materia organica lo studioso “Heinrich Dressel”, prende i comandi del polveroso “Elka Synthex” ed inizia a scrivere una storia fatta di note, notte, bagliori, momenti sacri, apparizioni, ricordi ed illuminazioni. Straccia la calma e loda l’inquietudine. E’ una furia incontrollata, fatta d’improvvisazione su di una storia scolpita nella roccia più dura.

Mons Testaceum potrà farvi perdere la testa, perfetta colonna sonora dell’insicurezza umana che spinge la mente in quei solitari viaggi fatti a  testa bassa, dove l’unica cosa gradita sarà l’angosciante suono della realtà. Un disco che nasce e si instaura nello stomaco, provocando vibrazioni di unica intensità.
Valerio Lombardozzi, già Composite Profuse, decide di scrivere così questo nuovo solco nella musica, dimostrando ormai doti tecniche eccellenti ed un gusto raffinatissimo.

Il disco esce per la Strange Life Records di quel fotutto uomo che è Legowelt, e lasciarlo sfilare nel nulla sarà un errore imperdonabile.