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Album Reviews /

Klaus Schulze & Lisa Gerrard Farscape 1 e 2

Farscape

Cosa scrivere ancora di Klaus Schulze? Uno degli ultimi visionari dell’elettronica. Corpo in musica, sangue e passione,  visione priva d’orizzonte, genio.

Artista che ha già dato tutto e del quale è stato già scritto tutto, ma uomo in costante fermento creativo, senza sosta alcuna, senza che nebbia offuschi un percorso nato nel cosmo, cresciuto tra i synth, e qui, in questo che definiremo semplicemente il suo nuovo lavoro, giunto nella fase onirica, celestiale, meditativa.

In compagnia di Lisa Gerrard, un quarto di secolo Dead Can Dance, ora in viaggio ed alla ricerca, ora giunta, per dar completezza alle aggraziate melodie dell’unico e solo.

Farscape si compone di due cd nei quali alloggiano tracce lunghissime tutte dal titolo  Liquid Coincidence seguito da un numero progressivo da 1 a 7.
Il mood è un raccordo di fluenti cavalcate in progressione, dove la voce regna sovrana, liberata da ogni vincolo stilistico, dolce e sinuosa nel suo accompagnare onde di suono che spumeggiando si infrangono sulla scogliera.
Sarebbe stato ben contento Kubrick di aver inserito qualcuna delle tracce nella colonna sonora di un film simbolo come Eyes Wide Shut.

Nella seconda parte del lavoro i ritmi incalzano, ma sempre dopo una progressiva accelerazione, lasciando spazio ad una gamma sonora più acida e pungente che richiede il conseguente inasprimento della parte vocale.

Schulze è trama e sogno, viaggio e perdizione, un capitolo talmente importante che lasciarlo in disparte equivarrebbe a non aver intrapreso il viaggio. E grazie a lui, il cosmo torna ad apparirci, di nuovo inesplorato.

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