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Album Reviews /

Rude 66 Sadistic Tendencies

  • Label / Creme Organization
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / dec 2008
  • Style / ,
  • Rating /
    10/101
Rude 66

Ecco a voi uno dei più bei regali che l’anno appena trascorso ha portato proprio sul finire. A dire il vero aspettavamo fiduciosi un album con il nuovo materiale di Ruud Lekx, troppo appetitosi erano stati i vari singoli pubblicati nel corso dell’anno. Ora, alla luce di questo incredibile album, possiamo analizzare con maggior cura una mutazione comunicativa che già ci aveva allertati in maniera significativa con il brano “As”.

E parlando di mutazione comunicativa intendiamo dire che nel modo di comporre musica di Ruud sono andati sicuramente ad aggiungersi altri parametri da salvaguardare, perché se prima ascoltando i suoi dischi eravamo molto più concentrati nel cercar di capire il motivo di alcune scelte ritmiche, piuttosto che dell’utilizzo di determinate sonorità per così dire “dure”, ora quel che ci viene da pensare è altro. Il “nuovo” Rude 66 fa perno sugli stati d’animo, produce musica che suscita in primo luogo emozioni, ed ancora, prima ancora di atterrare su quelle che sono le sue solide basi strutturali, ci fa ballare come mai prima d’ora.

Non vogliamo certo dire che è un disco interamente dance, e ci mancherebbe, se prendete infatti quella che a nostro avviso è di gran lunga la miglior traccia del disco: “The Human Flesh”, noterete che ci troviamo di fronte ad una perfetta composizione da soundtrack per un movie in bilico tra l’horror e la fantascienza. Ed è proprio questo continuo alternarsi di scenari che stabilisce il picco massimo di un disco che trova nell’equilibrio degli elementi il suo punto focale.

La grande dote acquisita nel corso degli anni da Rude 66 è quella di saper gestire in maniera assolutamente brillante un groviglio di generi che vanno dall’electro, all’acid o ancora all’house. Infatti, dopo una grandiosa intro di poco più d’un minuto tutta caverne e spiriti malvagi, è proprio il già singolo “As” ad aprire le strade notturne del ballo con il suo trascinante e malinconico mood in bilico tra electro-noir e deep house.
La successiva “Walked the line” è pura acid mania con tiro techno ed accattivante sezione vocale.
”Horrified” un viaggio cosmico nel quale vi sentirete liberi di ballare in qualsivoglia luogo. “Blood is Blood” scatena l’inferno dentro le stanze scure di un vocoder ultra metallico, vi verrà da gridare, questo è quello che da tempo andiamo cercando in un disco di musica elettronica. Il piacere di entrare in un regno nel quale c’è tutto, un posto dove ascoltando le prime 8 battute di “Massenmorder” ci viene di mandare a cagare tutti i fantocci dell’ultim’ora che credono che basti “dubbare” 2 suoni ed incupirne un terzo per essere nell’olimpo del “deep”.

Non bastasse, Rude ci regala il suo dancefloor anthem “The 1000 Year Storm”, anch’esso uscito come singolo e strasuonato da tutti i Dj che si possa ancora ritenere tali, ed inoltre una mina acid come “Angst Bleibt”.
In chiusura, la title track: “Sadistic Tendencies”, strabordante brano electro-acid che mette la firma su un lavoro che non possiamo far altro che ascoltare ed ascoltare ancora.
La musica te ne è grata

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