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Album Reviews /

Crimea X Prospective

  • Label / Hell Yeah!
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Oct 2010
  • Style / ,
  • Rating /
    9/101
Crimea X -  Prospective

La corsa allo spazio non si è mai fermata e la guerra fredda è alle porte: Laika ha sacrificato la sua vita per il bene dell’umanità e la navicella Vostok1 ha fatto rientro in patria dopo aver compiuto un’intera orbita intorno al pianeta Terra. Yuri Gagarin è insignito dell’Ordine di Lenin, ora è un eroe nazionale.

Prospective, il primo album dei CrimeaX uscito in questo intenso 2010 è figlio di questo mondo, fatto di uomini che lasciano il pianeta per esplorare nuovi orizzonti alla ricerca dei propri limiti. Frutto della collaborazione tra due menti di rilievo del panorama musicale nazionale, il progetto vede uniti per la prima volta insieme dj Rocca (Ajello) personaggio di fondamentale importanza per la riscoperta di alcune sonorità fin troppo dimenticate vicine alla Italo Disco e al Cosmic Sound di Baldelli, nonché colonna portante dello storico Maffia, e Jukka Reverberi, anima musicale e cuore pulsante dei Giardini di Mirò, uno dei gruppi indie-rock italiani tra i più interessanti degli ultimi tempi. Il primo dedito alla costruzione delle solide basi su cui si poggia il disco e il secondo incaricato di guidarci con voce e tastiere all’interno di mondi lontani e inesplorati.

Cosmico, verrebbe da dire citando un termine oramai abusato, che ha nella sua anima analogica continui riferimenti al kraut tedesco, alla space-disco dei Rockets e degli Space e alla psichedelia dei migliori gruppi rock degli anni 70. Splendidi elementi capaci di intrecciarsi al meglio con citazioni house, vocal raffinati e intermezzi slow-disco degni del miglior Lindstrom.

“Plov” è il lento preparativo alla missione che ha nell’intervento delle tastiere il momento dell’accensione dei motori. Una volta decollati il duo ci porta in giro per galassie lontane, ora con richiami al filone indie in “Liubov” ora con la psichedelia houseggiante di “Jurij”.

Quello che conta, in realtà, è tutto il resto. Partendo da “10 pm”, ottimo esempio di brano nu-disco, i Crimea X ci regalano atmosfere a dir poco esaltanti col veloce andare di “Kalatch”, traccia che si muove tra folate cosmiche e interventi di fiati, e il lento procedere ambient di “Vadim”, brano di chiusura del disco sulla quale slacciare le cinture e scendere dalla nostra astronave.
“December” e “Varvara” fanno parte di questo viaggio, ben costruito e curato fin dei minimi dettagli, che non lascia nulla al caso e che porta i due italiani e il loro progetto alla ribalta della scena internazionale. “Pirog”, brano ipnotico e psichedelico, è, a mio avviso, ciò che di meglio i due riescono a tirare fuori dalle rispettive menti.

Konstantin Ziolkovsky, ispiratore filosofico della cosmonautica russa diceva nel suo “piano di Esplorazione Spaziale”: « La Terra è la culla dell’umanità, ma non si può vivere nella culla per sempre”. »

Tenetelo bene a mente quando ascolterete questo disco.

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