E’ interessante notare come dalla penisola scandinava arrivino negli ultimi anni i momenti musicali più caldi e colorati, un ventaglio sonoro che si relaziona continuamente con il passato in un lungo flirt con generi come la disco, l’italo disco, la new wave ed il rock psichedelico degli anni ’70. I nomi sono più o meno noti, dai vari Lindstrom & Prins Thomas passando per i Diskjokke, Todd Terje, Bjorn Torske ed altri ancora.
Qui ci troviamo in Finlandia ad Helsinki e ad attirare la nostra attenzione è un giovane e sconosciuto (perlomeno per noi) musicista che si presenta come Jaakko Eino Kalevi ma che in realtà risponde al nome di Jaakko Savolainen. Con poche ricerche scopriamo che è un polistrumentista appassionato di macchine analogiche che ha partecipato attivamente alla produzione di molti dischi dub-reggae ed ancora synth pop.
Quello di cui vi stiamo parlando è invece il suo secondo album solista, pubblicato in doppio vinile dalla Helmi Levyt, etichetta gestita dallo stesso Savolainen con un bel seguito proprio in Finlandia.
La musica è un mix riuscitissimo di gioviale estetica electro pop rappresentato con le luci ed i colori della disco music, chiamando in causa gli strumenti: per gli ottoni sax e tromba e chitarra e basso per le corde. Dopo di che, ad entrare in gioco sono i sintetizzatori ai quali Jaakko deve essere molto affezionato.
Il risultato è avvincente e regala grandi momenti di dinamismo oltre ad una visione d’insieme molto suggestiva che và dai movimenti electro più audaci come “Girl” e Poison” alle tenere, solari ballate quali “1000 Stars”, “Flexible Heart” e “Pleasant Cruise” o ancora ai momenti più funky come “Macho” e “I Wanna Win” che ricordano in qualche modo il goliardico electrofunk di Bas Bron.
Un disco che è un’ottima arma per fuggire, seppur con la mente dall’isolamento dei freddi invernali, un oggetto da tirar fuori quando il cielo comincia a farsi grigio ed inespressivo.