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Album Reviews /

Various Artists Back And 4th

  • Label / Hoflush Recordings
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Apr 2011
  • Style / , ,
  • Rating /
    8/101
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Aprirsi e guardare oltre il dubstep e la bass music era una delle possibilità per la Hotflush, non la più scontata, ma forse la più lungimirante e vantaggiosa in termini musicali. Le nuove direzioni stilistiche prevedono contaminazioni essenzialmente con techno e house atmosferiche ma sempre effettuate in modo innovativo e intelligente. D’altronde, fin dalla sua nascita nel 2003, Hotflush ha sempre avuto nel suo dna la predisposizione a smontare e ricostruire intricate e complesse strutture ritmiche e sofisticate trame sonore, per portare avanti un discorso di sperimentazione che dall’underground britannico ha sviluppato un saldo legame artistico-musicale con Berlino, dove attualmente Paul Rose risiede e dove, con il suo moniker più noto Scuba, ha avuto il privilegio di essere il primo artista dubstep ad ottenere una residenza al prestigioso Berghain con la serata Sub:stance.

“Back and 4th” segue la precedente raccolta “Space And Time” del 2007 allargando nettamente gli orizzonti musicali nel primo dei due cd, contenente dieci brani esclusivi provenienti da altrettanti artisti; un secondo cd ripercorre invece, attraverso alcuni brani ritenuti essenziali, il catalogo dell’etichetta.

L’apertura dei Sepalcure con “Taking You Back” è sublime, nella sua commistione eterea di bassi e ambient, e cede presto il passo ai tagli verticali di “LOADtime” (Boxcutter), alla calma apparente di “Knew You Were The 1” (dBridge), alla techno filtrata attraverso la disco meccanica di “Feel It” di Scuba, alla prolungata ipnosi di “Regret” di FaltyDL, alla techno senza fronzoli di Sigha e al soul atmosferico di George FitzGerald in “We Bilateral”.
Chiude il primo cd, caratterizzato da dieci brani di sostanza, la deliziosa ambient aerea di “Measureless” firmata da Roska, preceduta dalla techno oscura di “Axis”, che celebra così il debutto del manager dell’etichetta Incyde.
Altrettanto ‘sostanzioso’ il secondo cd che prende in esame alcune delle tracce migliori prodotte dall’etichetta, senza tuttavia scegliere i brani più scontati: si va dai Mount Kimbie in stato di grazia con “Sketch On Glass”, puro astrattismo funk, a “Hyph Mngo” che brilla ancora di quella luce che fece gridare al miracolo al tempo della sua uscita. “Sweat” ci ricorda perchè Untold è uno dei nomi da tenere in grande considerazione e, tra gli altri brani, vale la pena segnalare l’ottimo remix di Jamie Vex’d su “Twitch” di Scuba, le visioni subacquee di Sigha in “Expansions” e “Bear Witness”, che ci consegna Pangaea in uno stato contemplativo.

Uno sguardo al passato (nel secondo cd) e uno sguardo rivolto al presente e al futuro (nel primo cd) per ricordarci che Hotflush ha ancora molto da dire.

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