New York
Chicago
Detroit
Den Haag
Album Reviews /

Prommer & Barck Alex And The Grizzly

  • Label / Derwin Recordings
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Apr 2011
  • Style / , ,
  • Rating /
    8/101
derwin001

Si ritrovano per dare vita ad un nuovo progetto due dei pesi massimi dell’epopea downtempo/nu-jazz degli anni novanta, nonostante nel frattempo tutto (o quasi) sia mutato nello scenario dell’attualità musicale, nelle loro vicende biografiche e nei loro percorsi artistici. Alex Barck proviene dall’esperienza Jazzanova e Sonar Kollektiv, di cui fu membro fondatore, mentre Christian Prommer proviene da progetti quali Fauna Flash, Truby Trio e, successivamente, Voom:Voom insieme all’amico Peter Kruder, con cui si è ritrovato nel 2009 per produrre l’eccellente “Teufelswerk” di DJ Hell.

Il nuovo progetto Prommer & Barck debutta con un album pregevole e riuscito che riprende, rielabora e mette a fuoco, aggiornandole, le passioni musicali di una vita e le raffinate sonorità che da sempre prediligono. Segno dell’intesa pressochè perfetta tra i due, nonchè delle singole esperienze ventennali, il fatto che l’album sia stato scritto in appena venti giorni con l’apporto fondamentale di ospiti vocali come (tra gli altri) Eva Milner, Kim Sanders e James Teej. “Alex And The Grizzly” esce sulla loro nuova etichetta dopo una manciata di singoli apparsi su Permanent Vacation, Best Works e Gigolo.

Partenza soft con la jazzata “Pictures Of The Sea” guidata dalla voce morbida di Alex Barck (titolare di tutti i contributi vocali dell’album) a cui si affiancano leggiadre voci femminili: ottima intro a cui subentra “Submarine Bells” che scava nelle profondità del suono house dai contorni soul-jazz, con il fine di dilatarlo e confonderlo con elementi dalle molteplici sfaccettature per un risultate finale intrigante. “Lovin'” parte lenta e pigra per imprimere, esattamente alla metà del brano, un’improvvisa accelerazione future soul che riporta alla memoria il calore dei 4 Hero.
“Everything” prosegue su questa strada con groove e classe da vendere, tensione emotiva ed eleganza e la successiva, trascinante “Gladys Knight” ne allarga gli orizzonti del groove al funk più melodico e accattivante. “Journey” cresce lentamente e conduce alla splendida “The Barkling Grizzle”, tirata e rigorosa, con bassi minacciosi che avvicinano il tiro agli esperimenti Voom:Voom. E ancora, il calore di “Sleeping Beauty” e “Faces From The Past” a chiusura di un album ispirato: l’album perfetto per la rinascita primaverile.

Redazione Written by: Pubblished: