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Greatest Pills /

Kimitaka Matsumae Space Ranch

  • Label / Transonic Records
  • Catalog / TRS-25007
  • Format / CD
  • Released / 1994
  • Style / ,
  • Rating /
    9/101
Kimitaka Matsumae ‎– Space Ranch

La Transonic Records è stata una delle label techno e sperimentali giapponesi più importanti di sempre. Ancor più importante il lavoro del suo fondatore, Kazunao Nagata, prolifico producer ed amante dei sintetizzatori che ha dato luce ad una quantità infinita di musica. Un cerchio che è bene chiudere citando anche la Zero Gravity, la ExT Recordings e la Beautiful Challenge, label che hanno proseguito il cammino della Transonic in una specie di maratona elettronica portata avanti da Nagata sin dai primi anni ’90.

Sono passati nelle fila della Transonic i migliori produttori techno ed ambient del sol levante, quelli che ad un primo sguardo potrebbero apparire come le seconde scelte, nomi oscuri dei quali si è sempre saputo poco. La label operava pubblicando soltanto CD album e compilation sul medesimo formato, che nei primi anni ’90 era il principe dei supporti specialmente in Giappone. Le release erano limitate e puntualmente andavano tutte esaurite in pochissimo tempo, le poche copie usate che troverete in giro per la rete hanno tutte dei prezzi importanti. Soprattutto, non c’era una grande distribuzione per i prodotti giapponesi di quegli anni, offuscati com’erano da tutto ciò che accadeva soprattutto in Europa.

Kimitaka MatsumaeDopo una manciata di compilation techno-ambient inaugurali ed un paio di album dai toni trance, viene pubblicato un album dalla chiara natura sonora. Techno.
E’ l’esordio di un giovane artista, Kimitaka Matsumae, che realizza un album ispiratissimo come Space Ranch.
Se c’è una cosa che ho potuto capire ascoltando la techno proveniente dal Giappone degli anni ’90 è che questi produttori erano molto più affini alla lezione minimale ed ipnotica di gente come Robert Hood o Jeff Mills che a quella più dirompente di UR o Drexciya. Non fa differenza Matsumae che immagazzina la lezione per metter in piedi una serie di micidiali grooves scolpiti però all’interno di un bouquet sonoro molto personale e creativo. Attorno allo scheletro ritmico infatti il produttore riesce ad intessere delle vere e proprie tele che aggiungono strati ad un primo apparato puramente funzionale. Dalla quantità di arpeggi presenti nell’album e dalla timbrica degli stessi è lecito immaginare che il producer disponesse di un sistema modulare che esplode in maniera significativa nell’ossessiva Osmosis, un brano ambient tutto arpeggi appunto che cattura ed eleva la mente dell’ascoltatore grazie a questo tiratissimo moto circolare sprizzante elettricità. Trova spazio anche un caleidoscopico monolite techno di circa tredici minuti intitolato Galactic Bone, immaginate tutti i colori della techno fatti girare in un vortice che profuma di trance e cavalca un freak-rhythm da rave su una spiaggia di Goa.

Da li in poi è creatività pura, via i rigidi stilemi techno per affondare l’acceleratore sulla potenzialità delle macchine e soprattutto su quella della mente. da Tab Enid a Satellite Tab Enid per chiudere con i tremori paradisiaci di Infiltration, sarete catapultati nei meandri di un album il cui ascolto fa sorridere tornando poi a rapportarsi con quel che oggi viene considerato far bene la techno.

C’è un abisso, ve lo dice uno che continua a comprare ed apprezzare molta musica nuova, c’è un abisso nell’approccio alla composizione, quel che accade oggi è un ragionamento a comparti stagni, un senso di appartenenza radicale ma estremo verso una forma a mio avviso sbagliata, perchè il rischio è quello di chiudersi nel proprio mondo prima di aver provato veramente a conoscerlo il mondo.
Kimitaka Matsumae oggi è un affermato compositore di colonne sonore per videogiochi e sporadicamente si esibisce live in piccoli clubs.

Space Ranch conserva ancora oggi lo splendore della libertà, quando e se lo ascolterete per la prima volta vi sembrerà di ascoltare una musica nuova, un suono che percorre una strada che attraversa mille paesaggi e ne conserva le foto più significative. La techno è stata anche questo.