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VA An Essential Item Of 21st Century Life

  • Label / Metatone
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 1994
  • Style / , ,
  • Rating /
    10/101
An Essential Item Of 21st Century Life
Ognuno ha la sua storia da raccontare, è sempre così, chissà cos’avremmo pensato e dove saremmo diretti ora, se le cose fossero andate diversamente. Parlo di tutte le persone influenzabili dalla musica ovviamente. Percorsi distinti, ascolti casuali, cercati, indotti, canali che in un modo o nell’altro hanno contribuito all’evoluzione personale definendo in maniera più o meno marcata un modo di pensare che oggi può condurre a determinate scelte, finalmente, incondizionate.

Ognuno ha la sua, ed io ve ne voglio raccontare una legata ad un’etichetta ormai sepolta da metri di terra, ma con un battito per me sempre vivo, forte e deciso, un laboratorio creativo che con assoluta convinzione ritengo una delle mie influenze maggiori nel gusto, nello stile nel modo di porsi nei confronti della vita.

Poco più di un anno di vita, splendore puro. La tempesta seguita dal nulla.
Era il 1993 quando Jason Adkins e Damon D`cruz diedero i natali alla Metatone Records, il primo un controverso giovanotto inglese divoratore di techno ed acid, il secondo un sopravvissuto all’ondata acid house britannica e militante nelle file della Jack Trax. Un incontro fulminante, stessi principi attivi derivanti da traiettorie diverse e l’idea di fondo che la musica a venire avrebbe dovuto avere un’ anima più marcata, qualcosa che parlasse al cuore oltre che alle gambe.
Così fù. Adkins, sotto le vesti di Electro Music Union, fece il quadro perfetto tra la poetica soul Detroitiana e la techno futuristica che man mano prendeva piede in Gran Bretagna, regalandoci uno dei 12 pollici più belli di sempre: “Vaporous Vacation”.

Seguirono poi altri 5 incredibili vinili dove in un modo o nell’altro la figura di Adkins era sempre presente, imprescindibile, definirei, un disco come “Angels Of Altitude” pubblicato come Sinoesin proprio dallo stesso Adkins insieme al mai rivelato Robot Junior. Quei dischi erano semplicemente belli, e sapevano come far emozionare, vi sembra poco? Parlo di emozioni vere, palpabili, tangibili, musica che porta alla riflessione, fa lavorare il cervello, spingendolo a pensare, approfondire, fare tesoro.

A valle di quest’esperienza fulminante, ci fù una raccolta, il cd in questione: An Essential Item Of 21st Century Life, qualcosa che già all’epoca doveva far pensare alla tragedia, all’improvvisa scomparsa di una fonte iridescente come quella della Metatone. Con il senno di poi quale miglior chiusura, se non quella di uscire di scena all’apice della creatività? Da eroi irraggiungibili, con tutti i misteri del caso.
Nessuno, credo, potrà aiutarci a capire i motivi reali di quella scelta, per cui non ci rimane che il racconto di una musica che è tutt’ora un faro da desiderare con avida sete di sapere, un mito raggiunto nei nostri giorni da isolate prodezze che trovate raccontate comunque sulle nostre pagine, parlo di avventure come quelle di ERP, Lost Trax, The Exaltics e pochi altri ancora.

An Essential Item Of 21st Century Life, ripartiamo da qui. 12 brani che segnano la storia della techno e dell’electro, 12 incisioni che sono altrettante frecce al cuore scagliate da artisti in fiamme, da poeti infuocati e da bollenti lacrime lasciate cadere, senza traiettoria, sul terreno.

Electro Music Union presente con tre brani nei quali lascia esplodere una melodica incredibilmente densa di dolore, un toccante esempio di techno/electro tra synth spremuti alla goccia, paradisiaci accompagnamenti di piano ed una programmazione ritmica densa ed ovattata, ovunque contornata dal suono della Bassline, parte attiva di un brano simbolo come “Electro Shock Mountain”.

Nine L ed il suo versante apocalittico, una serie di incroci tra techno ed astrazioni futuristiche, il break nel sangue ed una visione d’insieme che da sola vale la metà dei dischi break/electro pubblicati da lì ad ora.

Xonox e la sua “Transmission”, uno di quei brani techno che ogni vero amante vorrebbe ballare almeno una volta nella sua vita. Poi quel viaggio intergalattico che è “Interstellar Connection”.

Atonal, con quello stranissimo fungo dub ad alta velocità, strano a dirsi, oggi la dub techno è tutta lenta e mentale, Atonal aveva provato il colpaccio, riuscendoci.

Infine Sinosein, che su vinile ci aveva graziati con la sola “Angels Of Altitude Part One”, una delle migliori espressioni electro ambient di sempre, qualcosa che và oltre l’immaginazione rimanendo di fatto musica. La musica.
Ed invece nella raccolta ci regata il seguito…e purtroppo la chiusura, un “Part Two” che partendo da un groviglio di 303 pian piano si dissolve in una melodia che è ancora incanto irraggiungibile.

Il classico fulmine a ciel sereno, un arco di tempo tanto breve quanto significativo per la musica elettronica tutta, qualcosa a cui non potremo mai arrivare completamente, c’è stato d’ascoltare, c’è, sarà per sempre.